Pubblicato nel numero di dicembre 2019 di Retail&Food il contributo dell’Avvocato Patrizio Cataldo dal titolo: “Locazioni, affitti e imposta di registro: l’Agenzia delle Entrate tassa separatamente anche gli interessi di mora convenzionali a carico del conduttore”.
L’Agenzia delle Entrate ha introdotto una tassazione ulteriore ed autonoma rispetto all’imposta di registro calcolata sul canone di locazione a carico dei contraenti nei casi in cui le parti pattuiscano l’applicazione di tassi di interesse più alti di quello legale per l’ipotesi di ritardato pagamento del canone e degli oneri comuni da parte del conduttore.
Nei contratti di locazione o affitto, soprattutto quelli riferiti a immobili commerciali o industriali, questo tipo di clausole sono frequenti. La ragione di ciò deriva dal fatto che il saggio degli interessi legali, stabilito ogni anno dal Ministero dell’Economia e delle Finanze è molto basso – attualmente dello 0,8% annuo – e che le parti sono libere di fissare nel contratto un tasso di interessi moratorio maggiore rispetto a quello legale, purché al di sotto della soglia degli interessi usurari.
L’Avvocato Cataldo spiega nel dettaglio le ragioni che hanno dato luogo a tale – non gradita – novità.
La Rubrica legale di retail&food è curata da Cocuzza & Associati.