Il legislatore tedesco reagisce all’attuale situazione di crisi e introduce misure temporanee finalizzate ad evitare un’ondata di insolvenze e la conseguente perdita di posti di lavoro.
Anche le imprese tedesche stanno risentendo pesantemente degli effetti dell’incremento dei prezzi per l’energia e le materie prime. Si teme quindi che a breve si possa verificare un’ondata di insolvenze che mettano in pericolo la sopravvivenza di molte realtà aziendali con conseguente perdita di posti di lavoro.
Di fronte a questa situazione all’inizio di ottobre la coalizione dei partiti SPD, FDP e Verdi che forma l’attuale governo tedesco, ha proposto alcune modifiche temporanee della legge fallimentare. Le modifiche, confermate a tempo di record dalle due camere ed entrate in vigore il 9 novembre 2022, riguardano esclusivamente la fattispecie dello stato di insolvenza a causa di sovraindebitamento (Überschuldung), ma non anche quella dell’incapacità di adempiere ai propri debiti (Zahlungsunfähigkeit).
Ma vediamo nel dettaglio
L’articolo 19 comma 2 della legge fallimentare tedesca stabilisce che sussiste il sovraindebitamento se il patrimonio del debitore non copre il totale dei suoi debiti, a meno che non appaia come “prevalentemente verosimile” che l’azienda continui comunque ad operare nei successivi 12 mesi.
Con la misura temporanea del 9 novembre l’anzidetto periodo di 12 mesi viene ridotto a 4 mesi. In questo modo il legislatore tiene conto del fatto che l’attuale volatilità dei prezzi per l’energia e per molte materie prime nonché le incertezze per quanto riguarda natura, dimensione e durata della situazione di crisi rendono qualsiasi previsione difficilissima.
Il mantenimento del termine di 12 mesi avrebbe quindi comportato il rischio di istanze di insolvenza da parte di molte aziende per evitare i rischi di responsabilità personali e anche penali in capo agli amministratori. Infatti, l’ordinamento tedesco prevede che quando si verifica un sovraindebitamento, i membri dell’organo amministrativo devono presentare senza indugio, ma comunque al più tardi entro 6 settimane un ricorso per l’apertura di un procedimento di insolvenza. La violazione di questo termine comporta la responsabilità personale e penale dell’amministratore.
Le novità riguardano anche le procedure di protezione in gestione autonoma (Eigenverwaltung) ai sensi dell’articolo 270 e ss della legge fallimentare tedesca e le procedure di ristrutturazione ai sensi della legge tedesca per la stabilizzazione e ristrutturazione di aziende (Gesetz über den Stabilisierungs- und Restrukturierungsrahmen für Unternehmen). In entrambi casi è richiesto che il debitore presenti un piano finanziario per la durata dei successivi 6 mesi. Questo periodo è stato temporaneamente ridotto a 4 mesi.
Le modifiche si applicano a partire dal 9 novembre 2022 e rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2023.