In seno alla riforma del Codice di Procedura Civile, a seguito della modifica dell’art. 657 c.p.c., la procedura di intimazione di licenza e di sfratto per finita locazione si potrà applicare anche agli affitti d’azienda e al comodato di immobili.
Nell’ambito della riforma del Codice di Procedura Civile, il Decreto Legislativo n. 149/2022 è intervenuto nella procedura di intimazione di licenza e di sfratto per finita locazione, estendendone l’ambito di applicazione.
Più precisamente, l’art. 657 del codice di procedura civile rubricato “Intimazione di licenza e sfratto per finita locazione” precedentemente utilizzabile solo contro il “conduttore, all’affittuario coltivatore diretto, al mezzadro o al colono” viene esteso anche al “comodatario di beni immobili e all’affittuario di azienda”.
Pertanto, dal 28 febbraio 2023 anche nell’ambito dei rapporti di affitto d’azienda potrà essere utilizzato il procedimento di intimazione di licenza e di sfratto, con il quale la concedente potrà intimare all’affittuario, rispettivamente, la licenza e lo sfratto per scadenza del rapporto contrattuale, citandolo in giudizio per la convalida.
Tuttavia, la mera estensione della disciplina ai due istituti del comodato e dell’affitto d’azienda fa sorgere alcune questioni. Innanzitutto, se per il comodato risulta comprensibile la scelta di limitare l’estensione del procedimento di intimazione di sfratto solo all’ipotesi di fine rapporto contrattuale e non anche per morosità, in quanto una morosità in senso tecnico del comodatario non è concepibile, ci si chiede come mai anche per l’affitto d’azienda il procedimento sia stato esteso limitatamente alla procedura di intimazione di licenza e di sfratto per scadenza del rapporto contrattuale e non anche all’ipotesi di intimazione di sfratto per morosità.
Inoltre, alla luce della variabilità del contenuto del contratto di affitto d’azienda, che può riferirsi ad un unico locale come ad un grosso stabilimento industriale, alcuni commentatori si chiedono se il modello del procedimento di intimazione di licenza e di sfratto per finita locazione possa funzionare nel rispetto del principio del giusto processo anche ai fini di decisioni di controversie concernenti rapporti contrattuali complessi.
Ad oggi, tuttavia, risulta difficile prevedere l’impatto che l’estensione dell’ambito di applicazione del procedimento di intimazione di licenza e di sfratto avrà con riferimento agli affitti d’azienda. Soprattutto sarà interessante vedere come la disciplina in questione verrà applicata all’affitto d’azienda considerando che la componente immobiliare in questo contratto non è esclusiva e ben potrebbe anche non sussistere.