La nostra rubrica “Something about your lawyer…” è uno spazio informale in cui conoscere ogni volta un professionista del team di Cocuzza & Associati da un diverso punto di vista.
Manuel Alessandro Deamici – Litigation and Arbitration, Bankruptcy & Restructuring
Perché hai deciso di diventare avvocato?
Sono sempre stato affascinato dal mondo della legge perché ho sempre pensato che conoscere il diritto sia un po’ come conoscere le regole di un gioco. È un po’ come se tutti noi, nella vita di tutti i giorni, stessimo giocando ad un gioco di cui però solo poche persone conoscono le regole. Conoscere il diritto per me vuol dire conoscere quelle regole ed essere avvocato vuol dire applicarle.
Qual è il tuo maggior pregio? Quale il tuo peggior difetto (sempre che tu ne abbia…)?
Ho sempre pensato di essere una persona molto precisa e questo è sia un pregio, in ambiente lavorativo, sia un difetto, nei rapporti interpersonali, laddove sarebbe a volte più utile lasciar correre.
Cosa ti piace di Cocuzza & Associati?
Senza alcun dubbio, l’ambiente familiare che si è creato. Lo Studio è formato da un insieme di professionisti di ottima qualità che, al contempo, vanno anche molto d’accordo. Questo ti permette di lavorare in maniera più serena, sapendo di poter far affidamento, sia professionale sia personale, su tutti i tuoi colleghi.
La volta in cui hai riportato un successo professionale del quale sei particolarmente orgoglioso è stato quando…
Io lavoro principalmente nell’ambito del contenzioso e i successi professionali in quest’ambito sono spesso legati alle pronunce delle giurisdizioni superiori. Un successo del quale vado particolarmente orgoglioso riguarda una Sentenza della Corte di Cassazione nella quale la Corte, non solo ha ripreso integralmente le parole che io stesso avevo scritto nel Ricorso, ma ha integralmente ribaltato le pronunce dei precedenti gradi di giudizio che erano sfavorevoli al nostro assistito.
Cosa fai nel tempo libero (sempre che tu ne abbia…)?
Per la maggior parte della mia vita (prima di diventare avvocato) ho giocato a pallavolo a livello professionale e, anche se ora riesco a dedicare meno tempo a questo sport, ogni tanto faccio finta di rivivere i giorni di gloria. Oltre a questo, la mia grandissima passione è il cibo ed il vino e mi diverto molto a organizzare gite fuori porta nelle migliori (o peggiori) trattorie e nelle cantine vicino ai vigneti.
Immagina di avere un budget illimitato per il viaggio della vita: dove vai e perché?
Apprezzo molto i paesi freddi: tra i miei viaggi preferiti ci sono stati l’Islanda, la Lapponia e la Norvegia. Quindi, con un budget illimitato, probabilmente punterei al Polo Sud: partenza dall’estremità meridionale dell’Argentina fino a raggiungere i pinguini!
Un’ultima cosa. Sei condannato a vivere da solo su una piccola isola lontana dalla civiltà, puoi portare con te solo 3 oggetti: cosa scegli?
Porterei un Kindle con caricati un sacco di libri (sempre che questo non sia barare), tantissima crema solare (visto il colore particolarmente latteo della mia carnagione) e una scorta infinita di Gewurztraminer.