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La sostenibilità, innanzitutto, è un valore che deve guidare le aziende a livello di gestione delle materie prime e di Ricerca&Sviluppo per realizzare un’offerta di prodotti di qualità, e che spinge i consumatori verso un approccio consapevole nelle proprie scelte.

È innegabile che rappresenti un driver d’acquisto che permette di orientare le vendite, ma è fondamentale sottolinearne l’impatto in termini di responsabilità su tutta la filiera, dall’approvvigionamento delle materie prime, alla produzione in stabilimento fino alle scelte di commercializzazione. In tema di sostenibilità, un aspetto fondamentale per le aziende riguarda la selezione di fornitori e partner.

Nel caso dei retailer, è imprescindibile che siano allineati agli standard aziendali di sostenibilità e siano conformi alle normative locali ed europee. Per questo, Caffè Borbone conta su approvvigionamenti accuratamente selezionati e verificati secondo disciplinari mirati a qualità e sostenibilità, dai paesi di origine del caffè al territorio nazionale; inoltre, grazie ai fornitori campani, è in grado di supportare anche l’indotto locale.

Grazie ai consistenti finanziamenti ZES e PNRR, Caffè Borbone ha investito nella creazione di una nuova area alimentata con il 100% di energia rinnovabile per ampliare lo stabilimento di Caivano (Napoli). Si tratta di un magazzino logistico con impianto fotovoltaico da 500kW interamente destinato all’autoconsumo attivo dalla fine del 2024, che si aggiunge ai due impianti fotovoltaici della potenza complessiva di 550kW entrati in funzione nel 2023. In linea con l’obiettivo Net-Zero, dal 2022 l’azienda utilizza solo energia elettrica rinnovabile.

Energia e clima sono due dei principi cardine delle Politiche di Sostenibilità di Caffè Borbone, nell’ambito delle quali l’azienda ha aderito alla Science Based Targets initiative (SBTi) che guida le imprese in una climate action misurabile scientificamente. Stiamo infatti dedicando particolare attenzione al contenimento delle emissioni climalteranti lungo tutta la catena del valore, un percorso che comporta selezione e ingaggio dei fornitori, efficientamento dei processi produttivi, eco-design di prodotti e imballaggi e ottimizzazione della logistica.

Un ruolo determinante in questa transizione è giocato proprio dalla catena di fornitura. Nel 2023, già oltre un terzo delle spese per forniture di beni e servizi e il 75% delle spese per l’acquisto di caffè crudo sono state destinate a fornitori che hanno avviato un percorso di decarbonizzazione con SBTi. Inoltre, collaboriamo attivamente con i fornitori strategici per armonizzare gli sforzi verso l’obiettivo comune del net-zero al 2050.

Caffè Borbone è stato il primo brand a immettere sul mercato la cialda 100% compostabile con involucro riciclabile nella carta e sta ampliando la gamma prodotti con capsule compostabili e soluzioni post-consumo sempre più sostenibili. A questo si aggiunge la capsula in biopolimero e il packaging sostenibile.

Ogni anno Caffè Borbone riceve il Sustainability Rating di EcoVadis, una delle più importanti piattaforme di rating di sostenibilità, a riconoscimento della solidità della sua strategia sostenibile. Nel 2023 ha ottenuto la Silver Medal, nel 2024 la Gold Medal raggiungendo 78/100, un punteggio che colloca così Caffè Borbone al 98° percentile, ovvero nel 2% delle migliori aziende tra tutte quelle valutate da EcoVadis negli ultimi 12 mesi. Un risultato di cui siamo particolarmente orgogliosi, e che dimostra la validità di un approccio orientato alla sostenibilità, tema che Caffè Borbone ha intercettato anni fa individuando proprio nella cialda la chiave di un’evoluzione dettata anche da nuove abitudini di consumo.

Combinare una visione sostenibile con le crescenti richieste del mercato ha creato quindi le basi per una solida crescita aziendale che, a sua volta, ci ha permesso di portare avanti l’impegno per la comunità e il territorio, lavorando così non solo in termini di sostenibilità economica e ambientale, ma anche sociale.

La portata della sfida è misurabile se si considera come la sostenibilità abbia raggiunto ogni fase della filiera con l’obiettivo di prevenire e limitare l’impronta generata dalle attività sull’ambiente e, allo stesso tempo, favorire una crescita economica e sociale responsabile. In particolare, la vera sfida nel settore F&B, soprattutto nel settore caffè, è mantenere questa coerenza della selezione dei giusti partner per la fornitura di materie prime.

Caffè Borbone lavora con 900 fornitori in tutto il mondo, con relativo indotto, e con loro crea una rete sostenibile in grado di non avere un impatto sull’ambiente; adotta, inoltre, una propria Carta dei Fornitori che definisce i principi a cui i fornitori di beni e servizi e gli appaltatori devono allinearsi e stabilisce standard di sostenibilità più elevati per garantire un maggiore controllo.

Gli intermediari selezionati a cui ci affidiamo (OFI, NKG, ECOM, LDC) operano seguendo criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale promuovendo attivamente la sostenibilità della filiera del caffè. L‘azienda si rifornisce da Uganda, Vietnam, Brasile, Tanzania, India e gli intermediari operanti in questi paesi sono in grado di garantire, attraverso propri codici fornitori e attraverso l’adesione al codice fornitori di Caffè Borbone, un approccio sostenibile su tutte le attività di produzione, dal singolo coltivatore locale nel suo appezzamento di terra fino all’export[1].In aggiunta, dal 2022 Caffè Borbone ha iniziato ad approvvigionarsi con lotti incrementali di fornitura dal programma AtSource Verified di OFI che assicura tracciabilità delle materie prime, con dati e approfondimenti per area geografica di origine; verifiche di terze parti, anche dell’applicazione del Codice Fornitori di OFI; iniziative e programmi mirati allo sviluppo economico, sociale e ambientale degli agricoltori. Nel 2022, circa il 10% del caffè commercializzato da Caffè Borbone proveniva dalla filiera “At Source Verified” di OFI.

Tra i successi sicuramente vanno annoverati certificazioni e riconoscimenti ottenuti nel corso degli anni. Tra le certificazioni più rilevanti, quelle sul packaging[2] e il Certificato di Compostabilità (CIC) promosso dal Consorzio Italiano Compostatori che identifica con sicurezza i prodotti idonei ad essere compostati e quindi gettati nell’organico della raccolta differenziata.

Possiamo però affermare che il successo di maggiore soddisfazione è aver lanciato nel 2022 in collaborazione con OFI il progetto MWANYI Women and Youth Project per creare una filiera del caffè più inclusiva per le donne e i giovani che lavorano nella catena di produzione del caffè in Uganda. Mwanyi significa caffè in lingua locale ugandese e il progetto ha l’obiettivo di aumentare il numero di giovani e donne coinvolti in attività sostenibili di produzione di caffè in Uganda entro il 2027, con un conseguente incremento dell’occupazione femminile e giovanile. L’iniziativa consiste in specifiche attività di formazione rivolte alla popolazione tra i 23 e i 59 anni, pensate per offrire alle comunità dei distretti di Ibanda e Bushenyi, nel sud-ovest dell’Uganda, l’opportunità di un accesso equo e trasparente alla formazione. Tra i corsi principali, quelli di competenze agronomiche di base e di alfabetizzazione finanziaria con accesso al microcredito per migliorare la redditività dell’azienda agricola, implementare la qualità del raccolto, promuovere un approccio di differenziazione del business: tutti preziosi incentivi per spingere l’espansione dei piccoli produttori locali. Oltre all’obiettivo generale di realizzare un progetto di grande valore per la società locale – ad oggi sono coinvolti più di 500 agricoltori e imprenditori – il progetto MWANYI pone le basi per sistematizzare le coltivazioni nei territori ugandesi, migliorarne la redditività a lungo termine e creare un tessuto di microimprenditori locale solido e redditizio.


[1] Il Codice Fornitori di Olam Food Ingredients è il principale ed è basato su chiari principi in materia di governance e integrità, qualità di beni e servizi, rifiuto di ogni forma di sfruttamento, rispetto dell’ambiente, delle comunità locali e delle normative. Inoltre, considera inaccettabili il lavoro minorile, il lavoro forzato, l’uso di sostanze chimiche e pesticidi vietati, lo sfruttamento di aree legalmente protette, habitat critici o aree ad alto stock di carbonio.

[2] STANDARD IFS; Certificato FSC che garantisce la shelf-life dei prodotti e FSC Mix a garanzia che carta e cartone utilizzati per il packaging siano composti da almeno il 70% di materiali certificati FSC provenienti da foreste gestite in modo sostenibile, o riciclati secondo gli standard del Forest Stewardship Council; Metodo ATICELCA sulla classificazione del grado di riciclabilità del prodotto

L’evoluzione è evidente ogni giorno alla luce di come il tema della sostenibilità sia attenzionato a tutti i livelli, anche come leva di comunicazione e continua sensibilizzazione. In questo contesto, è interessante riflettere su come l’aumento del costo delle materie prime, argomento che ormai guida il dibattito sullo stato del settore del caffè oggi e che pone i diversi player davanti a scelte di business importanti, non abbia mai messo in discussione l’attenzione alla sostenibilità come valore primario da perseguire e un’opportunità in cui investire per un impatto positivo.

Un’area che si prospetta in continua evoluzione è quella che interessa l’uso responsabile delle risorse, dalla fase di approvvigionamento a quella di smaltimento finale o riutilizzo con il recupero dei materiali di scarto. Il consolidamento di politiche di produzione in ottica di efficienza energetica e i progressi nel campo dell’innovazione tecnologica ci permettono di prevedere un’attenzione crescente sullo sviluppo di soluzioni concrete per promuovere sempre di più la valorizzazione di risorse alternative e modalità gestionali eco-efficienti.

Conoscenza. Questa parola implica comprensione profonda e consapevolezza, elementi essenziali per affrontare le sfide ambientali e sociali. La sostenibilità, infatti, si basa sulla capacità di comprendere le interconnessioni tra ambiente, economia e società, e agire in modo informato e responsabile. In questo senso, “conoscenza” include non solo l’accesso a informazioni cruciali, ma anche la consapevolezza necessaria per concretizzare scelte verso un futuro equilibrato per tutti.