Niccolò Cipriani, RIFÒ LAB
In che modo la sostenibilità sta contribuendo, o meno, alla vostra performance economica?
La sostenibilità rappresenta ormai una condizione necessaria per essere competitivi nel mercato, ma non è di per sé un elemento differenziante. Molte aziende, comprese multinazionali, possono dichiararsi sostenibili. Ciò che per noi fa la differenza è un approccio radicale e autentico alla circolarità, che ci consente di operare in una nicchia specifica con un vantaggio competitivo chiaro. Il nome “Rifò” deriva dall’inflessione toscana del verbo “rifare” e richiama la tradizione pratese dei “cenciaioli”, artigiani che rigeneravano vecchi indumenti per creare nuovi filati. La nostra strategia si basa sulla creazione di prodotti sostenibili con un forte valore intrinseco, che viene percepito dalla nostra community. Questo approccio ci ha reso un brand distintivo e apprezzato, capace di generare valore sia economico che reputazionale.
Qual è l’investimento più rilevante che avete fatto nell’ultimo anno per migliorare la sostenibilità, e che risultati ha portato?
L’introduzione del passaporto digitale sui nostri prodotti è stato l’investimento più significativo. Questo strumento permette di fornire alla nostra community informazioni chiare e dettagliate sull’impatto ambientale di ogni capo, aumentando la trasparenza e la fiducia nel brand. I risultati ottenuti vanno oltre il semplice riconoscimento del cliente: il passaporto digitale ci ha permesso di migliorare la comunicazione dell’impatto ambientale dei nostri processi produttivi, rafforzando ulteriormente il legame con il nostro pubblico e consolidando la nostra reputazione come azienda sostenibile.
Come valutate i progressi in sostenibilità rispetto ai vostri obiettivi a lungo termine?
Come società benefit, valutiamo i nostri progressi confrontando ogni anno i risultati raggiunti con gli obiettivi fissati. Ogni anno pubblichiamo un report di sostenibilità in cui analizziamo il nostro percorso, evidenziando sia i traguardi che le aree di miglioramento. Abbiamo implementato obiettivi a lungo termine ambiziosi e, grazie a una pianificazione accurata, monitoriamo costantemente il nostro avanzamento. La chiave per noi è non solo raggiungere questi obiettivi, ma anche adattarli man mano che il contesto di mercato evolve, mantenendo al centro il nostro impegno per la sostenibilità reale e non di facciata.
Qual è la sfida più grande che avete incontrato nell’integrare la sostenibilità nel modello di business? E quale il successo di maggiore soddisfazione?
La sfida più grande che affrontiamo è rappresentata dal prezzo. Il mercato è ancora fortemente orientato al prezzo, mentre noi cerchiamo di educare i consumatori a considerare il valore reale dei prodotti. Purtroppo, questo richiede sia una disponibilità economica che culturale, fattori che in Italia non sono sempre garantiti. La sostenibilità non è ancora accessibile a tutti, e questo rappresenta un limite. Il nostro successo più grande è stato creare un brand che, pur mantenendo alti standard di sostenibilità, riesce a dialogare con un pubblico ampio. Stiamo cercando di rendere i nostri prodotti sempre più accessibili, mantenendo il nostro impegno verso la qualità e i valori che ci caratterizzano.
Il suo settore di riferimento come pensa che evolverà in rapporto alle tematiche riguardanti la sostenibilità?
Il settore è destinato a subire una significativa riduzione dei volumi di produzione. Abbiamo raggiunto livelli insostenibili, e non possiamo pensare che i consumi possano continuare a crescere a questo ritmo. Nei prossimi anni ci aspettiamo una contrazione sia nella produzione che nel consumo. Questo cambiamento richiederà una forte capacità di adattamento da parte delle aziende, che dovranno puntare su modelli circolari e su una produzione di qualità superiore. Solo chi saprà rispondere a queste sfide con innovazione e visione di lungo termine potrà prosperare.
Se doveste misurare il valore della sostenibilità in una parola, quale scegliereste e perché?
“Emozioni“. La sostenibilità è, per noi, un concetto strettamente legato alle emozioni. Significa creare un legame con ciò che acquistiamo e indossiamo, valorizzare le storie dietro i prodotti e mantenere un forte attaccamento al nostro pianeta. Le emozioni sono ciò che ci spinge a fare scelte consapevoli e a dare valore ai beni che possediamo, contribuendo a un cambiamento reale nel modo in cui consumiamo.